Fermare questa terza guerra mondiale a pezzi: proposte per “Arena di Pace” con Papa Francesco. Articolo di C. Morsolin.

19 aprile 2024

“Sono diversi gli omicidi e le morti dubbie che sono seguite all’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin: quello di Hashi Omar Hassan è solo l’ultimo … Hanno tentato di cancellare tutte le possibili testimonianze: l’autista di Ilaria, il capo della polizia somala per fare qualche esempio. E immediatamente dopo l’agguato sono spariti tutti i documenti, in particolare il certificato di morte e le foto. Nella scrivania di Ilaria abbiamo ritrovato dossier sulla tangentopoli della cooperazione, uno dei quali sulla Somalia”: così inizia l’intervista a Mariangela Gritta Grainer, (già deputata PDS e componente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulla cooperazione con i paesi in via di sviluppo), in occasione del trentennale della morte di Ilaria Alpi.
Dai peccati capitali in Somalia al Veneto
Come si scoprirono questi “peccati capitali”, traffici illeciti di ogni tipo, in cambio di armi per la guerra civile? Mariangela Gritta Grainer risponde citando il libro del 1999 “L’Esecuzione – inchiesta sull’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin” scritto insieme a Luciana e Giorgio Alpi e Maurizio Torrealta”, spiega che “nel 1990 il gruppo della Sinistra Indipendente inizia la pubblicazione, in Parlamento, di vari dossier che svelano un’altra tangentopoli: quella con i paesi in via di sviluppo.
Uno di questi dossier curato da Ettore Masina è dedicato interamente alla Somalia (pubblicato nel febbraio 1991): abbiamo potuto verificare che Ilaria lo aveva nella sua scrivania, tra la copiosa documentazione che conservava in ufficio a Saxa Rubra.

In quel dossier si legge nella premessa: “L’analisi degli interventi di Cooperazione Italiana in Somalia […] conduce ad alcuni drammatici ‘peccati capitali’.
Mariangela Grainer aggiunge che “i peccati capitali principali sono puntualmente descritti e ci sono anche quelli di cui la giornalista di Rai3, Ilaria Alpi, si occuperà nelle sue sette missioni in Somalia in poco più di un anno, come la strada Garoe-Bosaso e i pescherecci della Shifco, scoprendo una contiguità di questi ‘peccati’ con traffici illeciti e criminali di armi e di rifiuti tossici anche radioattivi”.

Nel 2012 il drammaturgo Stefano Massini pubblica una pièce teatrale dal titolo molto eloquente, “Lo schifo – Omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella nostra ventunesima regione –presentato a Valdagno (VI) lo scorso 11 aprile, promosso dall’Amministrazione Comunale, presenti il Sindaco Giancarlo Acerbi e la vice-sindaca Anna Tessaro.

Shifco e Mugne, due nomi che troviamo scritti sul block-notes di Ilaria così come: “1.400 miliardi di lire: dove è finita questa impressionante mole di denaro?”.

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