Archivo mensual: junio 2019

Perù: Torres (economista), “imprese minerarie preoccupate per linea chiara della Chiesa contro lo sfruttamento delle risorse”. Seconda nota di Morsolin per SIR.

papa e morsolin ott 2017

Perù: Torres (economista), “imprese minerarie preoccupate per linea chiara della Chiesa contro lo sfruttamento delle risorse”

12 giugno 2019 @ 10:40

Alcuni settori del “fujimorismo” e delle imprese minerarie sono oggi “preoccupate per il legame e la linea comune contro lo sfruttamento minerario e delle risorse naturali in Perù assunta dalla Chiesa peruviana” e in particolare dal presidente del Celam e della Conferenza episcopale peruviana (Cep), mons. Miguel Cabrejos, dal card. Pedro Barreto, vicepresidente della Cep e della Repam, e dal nuovo arcivescovo di Lima, mons. Carlos Castillo”.

Lo spiega al Sir l’economista peruviano Romulo Torres, già membro del direttivo della Commissione episcopale di azione sociale di Lima e ora coordinatore nazionale di Forum Solidaridad Perù e presidente della rete continentale Latinidadd, intervenuto a Bogotá al seminario “Servizio al mondo per la cura della casa comune”, presso la sede della Conferenza episcopale peruviana.
Torres sottolinea “l’amicizia di mons. Cabrejos con mons. mons. Luis Bambarén Gastelumendi, vescovo emerito di Chimbote e figura simbolo dell’azione della Chiesa peruviana per la difesa dei diritti umani”. Nell’ottica di questa nuova centralità della Chiesa peruviana figura anche l’arcivescovo di Lima, mons. Carlos Castillo.

“L’ho conosciuto nell’ottobre 1986 al primo incontro dei Beati Costruttori di pace all’Arena di Verona – dice da Bogotá Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina -. Oggi la teologia latinoamericana, rinnovata da Papa Francesco e dall’idea guida della teologia del popolo, risalta nell’impegno di pastori come il card. Barreto e gli arcivescovi Cabrejos e Castillo”.

https://www.agensir.it/quotidiano/2019/6/12/peru-torres-economista-imprese-minerarie-preoccupate-per-linea-chiara-della-chiesa-contro-lo-sfruttamento-delle-risorse/

FOTO: Papa Francesco riceve Cristiano Morsolin in Vaticano

Celam: nuova Conferenza generale latinoamericana. Card. Barreto (Repam), “una buona idea”. Sinodo Amazzonia “occasione per compromettersi a favore dei poveri”. Nota di Morsolin sul SIR-Vaticano

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Celam: nuova Conferenza generale latinoamericana. Card. Barreto (Repam), “una buona idea”. Sinodo Amazzonia “occasione per compromettersi a favore dei poveri”

11 giugno 2019 @ 10:37

“Mi sembra una buona idea dare vita a una nuova Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano, sono io stesso interessato a rafforzare l’integrazione ecclesiale in America Latina”. Lo ha detto il card. Pedro Barreto Jimeno, arcivescovo di Huancayo (Perù) e vicepresidente della Rete panamazzonica (Repam), commentando esplicitamente la recente intervista al Sir del nuovo presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo e primo peruviano a presiedere l’organismo ecclesiale continentale.

Il card. Barreto ha rilasciato queste dichiarazioni a margine della settimana “Servizio al mondo per la cura della casa comune, che si è tenuta nei giorni scorsi nella sede della Conferenza episcopale colombiana, a Bogotá, e ha riflettuto proprio su questo “protagonismo” dell’episcopato peruviano: “Mons. Cabrejos appartiene ai Frati minori e vive un’esperienza pastorale vicina a Papa Francesco. È il presidente della Conferenza episcopale peruviana e io sono il vicepresidente. Attualmente egli è il presidente del Celam e io il vicepresidente della rete ecclesiale Repam. Per questo motivo lavoriamo insieme, in vicinanza e fraternità. L’esperienza della preparazione e della realizzazione del prossimo Sinodo sull’Amazzonia è un importante occasione per l’America Latina e per il Celam è l’occasione di compromettersi maggiormente per l’enciclica Laudato Si’, in favore dei poveri e contro la logica dello scarto.

La presidenza di mons. Miguel Cabrejos può risponde a queste sfide e concretizzarle maggiormente nella realtà dei popoli e delle Chiese in America Latina”.

https://www.agensir.it/quotidiano/2019/6/11/celam-nuova-conferenza-generale-latinoamericana-card-barreto-repam-una-buona-idea-sinodo-amazzonia-occasione-per-compromettersi-a-favore-dei-poveri/

Elezioni comunali 2019 Il ballottaggio a Valdagno, laboratorio di democrazia partecipativa. Articolo di Morsolin su VITA

valdagno panoramica

Elezioni comunali 2019

Il ballottaggio a Valdagno, laboratorio di democrazia partecipativa

Nel paese, storica sede del colosso mondiale tessile “Marzotto”, dove i contribuenti destinano in massa il loro 5 per mille al Comune per il miglioramento dei loro servizi sociali, asili, residenze per anziani, servizi per disabili e immigrati

Chi l’ha detto che nei confronti delle amministrazioni pubbliche gli italiani nutrano solo diffidenza? 

A Valdagno (provincia di Vicenza), storica sede del colosso mondiale tessile “Marzotto”, i contribuenti destinano in massa il loro 5 per mille, per il miglioramento dei loro servizi sociali, asili, residenze per anziani, servizi per disabili e immigrati.

2.975 valdagnesi (su un totale di 26.000 abitanti, 11% dell’intera popolazione) hanno dirottato il 5 per mille per le attivitá sociali del loro comune di residenza, assegnando sul welfare locale ben 75.000 euro.

Cosí un recente articolo di La Repubblica dipinge questo laboratorio di democrazia participativa; dal 1998 Valdagno é governata dal centrosinistra con i sindaci Bosetti, Neri, Acerbi, un’isola felice in controtendenza, nel veneto leghista.

Gli annali di storia ricordano la data emblematica del 19 aprile 1968: a Valdagno migliaia di operai hanno abbattuto la statua del conte Gaetano Marzotto, innescando una mobilitazione mondiale sulla scia del maggio parigino e rompendo il paternalismo del padre-padrone che aveva costruito una «cittá sociale e dell’armonia», modello culturale di integrazione tra fabbrica e società, tra dimensione famigliare e attività sociali, ricreative e sportive, «forse il più importante complesso di opere assistenziali in Italia», secondo lo scrittore Guido Piovene.

I manganelli del ministro
Lunedi scorso 3 giugno, il Ministro Matteo Salvini é venuto a Valdagno con un forte dispiegamento di forze dell’ordine in tenuta antisommossa perché pochi giorni prima, sconosciuti hanno depositato del letame davanti alla sede della Lega durante un’altro comizio di Salvini a Schio (collegata via tunnel con Valdagno).

Salvini sottolinea che «qui comanda la sinistra da qualche decennio. Quando fai campagna elettorale non proponendo idee ma insultando l’avversario, vuol dire che hai già perso. Se la gente che il 26 maggio ha scelto il cambiamento torna alle urne, la partita è vinta. La sinistra ha smesso di occuparsi degli operai prediligendo le cene con i banchieri. Dico largo ai giovani, come Burtini (candidato leghista), un 33enne che porterà una ventata di energia».

Tra applausi ed incitamenti da stadio, prova a levarsi anche una contestazione. Un gruppo di ragazzi urla «vergogna». Un cordone di polizia li allontana di una decina di metri. Salvini chiede l’applauso «per i comunisti» ed è accontentato: «Faremo un museo per i panda, i pappagalli ed i comunisti». Il gruppetto contestatore ha dichiarato di non essere legato ad alcuna associazione politica: «Siamo sostenitori di Acerbi (sindaco PD uscente, al ballottaggio dopo aver ottenuto 45%). Oggi abbiamo sentito sciocchezze. Più che Salvini, contestiamo Burtini». Durante il loro “respingimento” (cosí definito dal Giornale di Vicenza) è intervenuta l’ex deputata del Pds, Mariangela Gritta Grainer. «Avevo paura che la polizia li caricasse, mi sono messa davanti per difenderli. Per fortuna non è successo alcunché».

I manganelli di Salvini vengono fermati da Mariangela Gritta Grainer, giá membro del comitato parlamentare di inchiesta sulla cooperazione internazionale in Somalia, giá portavoce dell’Associazione Ilaria Alpi (ha appena pubblicato il nuovo libro “La strada di Ilaria” (Milieu edizioni), responsabile nazionale del settore pace per PCI-PDS negli anni 90, una storia di militanza valdagnese che esprime tutto un percorso collettivo di etica e politica.

Non possiamo più tacere, disagio ecclesiale contro Salvini
Dal palco Salvini mostra di nuovo un crocefisso: «Me l’ha regalato una signora quando sono arrivato, e la ringrazio». Immediata é stata la reazione dei preti e delle comunità cristiane del Vicentino: disagio dopo il comizio del ministro Salvini a Valdagno, quando ha baciato il rosario.

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http://www.vita.it/it/article/2019/06/07/il-ballottaggio-a-valdagno-laboratorio-di-democrazia-partecipativa/151823/