Archivo mensual: abril 2018

Paraguay: Magui Balbuena, ex candidata presidencial y leader campesina de CONAMURI comenta el artículo de Morsolin publicado por ALAI

magui-balbuena FOTO

Magui Balbuena, ex candidata presidencial y leader campesina de CONAMURI comenta el artículo de Morsolin:

Una vez más Paraguay en la encrucijada.

“La corrupción la pérdida de valores, el chantaje político sigue acechando a la clase privilegiada. Tiene todo el poder político y económico para delinquir”.

 PARAGUAY: actual Presidente del Senado de Paraguay Fernando Lugo denuncia irregularidades en las elecciones presidenciales

AUTOR: Cristiano Morsolin para agencia ALAI

En Paraguay, el candidato presidencial por la alianza opositora Ganar, Efraín Alegre, denunció “muestras muy claras de fraude” en el recuento oficioso de las elecciones del domingo, que dieron la victoria el presidente electo, el conservador Mario Abdo Benítez, del gobernante Partido Colorado.

Según los datos que ofreció el sistema de Transmisión de Resultados Electorales Preliminares (TREP), Alegre perdió con un 3,7% de diferencia respecto a Mario Abdo Benítez. El senador opositor Luis Alberto Wagner compareció ante los medios de comunicación paraguayos con actas manipuladas por las autoridades electorales del TREP. La oposición reclama la paralización del recuento de las actas electorales que aún quedan por contabilizar.

El actual Presidente del Senado de Paraguay Fernando Lugo, ex obispo de la teologiá de la liberación y Presidente de la Republica (2008-2012) ha lanzado ayer en Asunción una denuncia sobre irregularidades en las elecciones presidenciales del pasado domingo, afirmando a las 10.00 de la mañana:

“Estimados compatriotas hemos llegado hasta el local del TSJE para interiorizarnos de las innumerables denuncias de irregularidades que se dan en las actas de votación que ponen en serias dudas el proceso electoral paraguayo. Hemos solicitado que se detenga el proceso de conteo hasta tanto se puedan esclarecer las irregularidades.

Llamamos a todo el pueblo paraguayo a estar alerta y acudir a los locales regionales donde se están recepcionando las actas de votación.

Vamos a defender el respeto a la voluntad popular”, concluye el Senador Lugo, expresión del partido de izquierda Frente Guasu.

Seguir leyendo articulo completo publicado por la agencia ALAI (Quito):

https://www.alainet.org/es/articulo/192511

fernando lugo abril 2018

 

Colombia: alla Javeriana di Bogotá congresso teologico “Medellín cinquant’anni dopo”. Scannone (gesuita), “evitare ideologie, valorizzare movimenti popolari”. Quinta nota di Morsolin sul SIR-Vaticano

Scannone y Yo

“Dobbiamo evitare l’ideologizzazione sia marxista che neoliberale della lotta contro le ingiustizie”. Lo spiega al Sir l’ottantaduenne teologo gesuita Juan Carlos Scannone, già insegnante del giovane Jorge Mario Bergoglio ed esponente della corrente teologica chiamata “Teologia del popolo”, a margine del congresso teologico internazionale “Medellín cinquant’anni dopo”, che si è concluso ieri all’Università Javeriana di Bogotá. Secondo Scannone, “va valorizzata la scelta di Papa Francesco di rivolgersi ai movimenti popolari, che ha riunito in Vaticano ben tre volte, come protagonisti del cambiamento di strutture inique, universalizzando il messaggio di Medellín. La cultura dello scarto nella globalizzazione neoliberale, si contrappone alla creatività dei movimenti sociali e popolari i quali, attraverso il lavoro comunitario e l’economia popolare, costruiscono la dignità dei popoli, e fanno poesia, come dice Papa Francesco”. “Gli incontri dei movimenti sociali con Papa Francesco sono un’attualizzazione dell’opzione preferenziale dei poveri di Medellín”, conclude Scannone. Il teologo ha presentato al congresso di Bogotá il suo nuovo libro “La teologia del pueblo – Raices teologicas del Papa Francisco”, Edizioni Sal de la tierra, Madrid.
Presente a Bogotá anche il teologo brasiliano Agenor Brighenti, docente dell’Università Cattolica di Paraná, che con il Sir ripercorre il significato della Conferenza di Medellín: “Nell’ottica dei poveri, a Medellín, i vescovi si proposero di aiutare a rispondere a quattro sfide principali del Subcontinente: la fede cristiana di fronte al grave fenomeno della povertà, che minacciava la vita di gran parte della popolazione; lo sviluppo di un’azione evangelizzatrice che arrivasse ai settori popolari e anche alle strutture di potere; la promozione di una liberazione integrale, che coniugasse simultaneamente cambiamento personale e cambiamento delle strutture; la promozione di un nuovo modello di Chiesa, autenticamente povera, missionaria e pasquale, slegata da ogni potere temporale”.

https://www.agensir.it/quotidiano/2018/4/6/colombia-alla-javeriana-di-bogota-congresso-teologico-medellin-cinquantanni-dopo-scannone-gesuita-evitare-ideologie-valorizzare-movimenti-popolari/

PS. Anche la Accademia Pontificia di Scienze Sociali del Vaticano retwitta questo articolo.

FOTO: P. SCANNONE E MORSOLIN C.

Colombia: alla Javeriana di Bogotá congresso teologico “Medellín cinquant’anni dopo”. Galli (teologo), “il nuovo inizio di Francesco”. Quarta nota di Morsolin sul SIR-Vaticano

grupo Boston College y Morsolin 3 april 2018

6 aprile 2018

Si è concluso ieri all’Università Javeriana di Bogotá il congresso teologico internazionale “Medellín cinquant’anni dopo”, promosso dalla stessa Javeriana con la collaborazione della Scuola di teologia e Ministero del Boston College. “La Conferenza dell’episcopato latinoamericano riunito a Medellín nel 1968 accentua la dimensione profetica e mostra il volto di una Chiesa pasquale, impegnata nell’opzione preferenziale dei poveri.

Il pontificato di Francesco è un nuovo inizio del processo conciliare e riaccende la riforma della Chiesa iniziata a Medellín come Chiesa della frontiera, che riparte dalle periferie. Francesco è il primo Papa latinoamericano e mostra la fine dell’euro-centrismo ecclesiale”. Questa la chiave di lettura offerta dal teologo argentino Carlos María Galli, direttore del Dipartimento di teologia sistematica presso la Pontificia Università Cattolica di Buenos Aires, e amico di lunga data di Papa Bergoglio.
Per Galli, “la Conferenza di Medellín fu molto simbolica, ottenne risonanza mondiale ed emerse una nuova forma di coscientizzazione dei popoli e di azione dei vescovi, insieme alla presenza di Papa Paolo VI, che per la prima volta incontra i campesinos a Bogotá. Il segretario generale del Celam della Conferenza di Medellín è l’argentino Pironio che afferma che i poveri sono sacramento di Cristo”. “Per questo Papa Francesco canonizzerà monsignor Oscar Romero, presente a Medellín e assassinato a San Salvador nel 1979 e parallelamente Paolo VI, proprio nel 50° della conferenza di Medellín”, conclude Galli.
Nel suo saluto, p. Gustavo Gutierrez, domenicano peruviano e tra i fondatori della Teologia della liberazione, ha sottolineato che “l’irruzione del povero è l’irruzione di Dio. Dobbiamo ascoltare l’essere umano dal basso. Per questo Medellín è parte dell’innovazione ecclesiale iniziata con il Concilio Vaticano II, la storia e la liberazione integrale dell’uomo e della donna diventa luogo teologico”.

https://www.agensir.it/quotidiano/2018/4/6/colombia-alla-javeriana-di-bogota-congresso-teologico-medellin-cinquantanni-dopo-galli-teologo-il-nuovo-inizio-di-francesco/

 

 

Colombia: concluso il congresso teologico “Medellín cinquant’anni dopo”. Luciani (teologo), “approfondire cammino di riforma tracciato da Francesco”. Terza nota di Morsolin pubblicata da Sir-Vaticano

grupo Boston College y Morsolin 3 april 2018

6 aprile 2018

“Papa Bergoglio è espressione di una Chiesa emergente in America Latina, che stava maturando con il tempo e che ha fatto una proposta diventata ora universale, a partire dall’opzione per i poveri. La teologia con il pontificato di Francesco è stata rinnovata e rivitalizzata”. Si esprime così il teologo venezuelano Rafael Luciani, docente di teologia al Boston College, a conclusione del congresso teologico internazionale “Medellín cinquant’anni dopo”, che si è svolto all’Università Javeriana di Bogotá da martedì 3 aprile a ieri. Interpellato dal Sir per fare un bilancio del congresso, Luciani spiega: “Circa 25 teologi tra vescovi, cardinali e professori, si sono incontrati alla Pontificia Università Javeriana di Bogotá, insieme all’intera comunità universitaria, per riflettere, tra gli altri temi, sulla ‘attuale validità’ della Conferenza di Medellín, sulla ‘opzione per i poveri e la povertà’ e sul ‘volto di una Chiesa autenticamente povera, missionaria e pasquale’”.
Già nel febbraio 2017 – spiega Luciani – la Scuola di Teologia e Ministero del Boston College aveva tenuto il primo Incontro Ispanoamericano di Teologia in cui più di 50 teologi dell’America Latina, della Spagna e latini del Nord America avevano iniziato un percorso di dialogo teologico-pastorale nei contesti iberoamericani.
“A Bogotá – conclude – abbiamo iniziato un percorso triennale con sostegno della Compagnia di Gesù e anche di Papa Francesco, che ci ha ricevuto in Vaticano nel novembre scorso, con l’obiettivo di unire in rete gli sforzi delle Facoltà di teologia di tutto il continente americano. La prospettiva è quella di approfondire il cammino di riforma tracciato da Francesco, anche nell’ottica di collaborazione tra istituzioni teologiche del Nord e Sud del mondo, gettando ponti, come ispira Francesco”.

https://www.agensir.it/quotidiano/2018/4/6/colombia-concluso-il-congresso-teologico-medellin-cinquantanni-dopo-luciani-teologo-approfondire-cammino-di-riforma-tracciato-da-francesco/

 

Colombia: alla Javeriana di Bogotá congresso teologico “Medellín cinquant’anni dopo”. Mons. Biord Castillo, “fu momento fondativo”. Seconda nota di Morsolin su SIR-Vaticano.

Obispo Raul

5 aprile 2018

Si conclude oggi all’Università Javeriana di Bogotá il congresso internazionale “Medellín cinquant’anni dopo”, organizzato dal “Grupo Iberoamericano de Teología” della Facoltà di teologia della Pontificia Università Javeriana, con la collaborazione della Scuola di teologia e Ministero del Boston College.
Ieri, nel corso della seconda giornata, il vescovo di La Guaira, Raúl Biord Castillo, vicepresidente della Conferenza episcopale venezuelana ha sottolineato: “È importante difendere la Conferenza di Medellin (1968) nell’originalità di un evento incarnato nell’opzione preferenziale dei poveri, momento fondativo della teologia latinoamericana. Partiamo dall’evento storico di Gesù e la logica dell’Incarnazione è fondamentale”. Approfondendo il ruolo attuale della teologia, mons. Biord Castillo ha aggiunto: “La teologia che ispira Papa Francesco, aiuta a correggere la Chiesa come istituzione. C’è il pericolo della tentazione di allontanarsi dal Popolo di Dio. È necessaria una conversione culturale della teologia latinoamericana, senza slegarsi dal percorso storico del popolo”.
Gli ha fatto eco il gesuita venezuelano Pedro Trigo, membro del centro di ricerca sociale Gumilla di Caracas: “Di fronte al fallimento sia del capitalismo che del socialismo, serve un nuovo progetto di partecipazione fraterna dei popoli, soggetto di una società partecipativa senza esclusione, rompendo dipendenze e assistenzialismo, dove il popolo è agente di sviluppo umano, promotore di liberazione che nasce dal Vangelo”.
Durante una pausa del congresso, il cardinale venezuelano Baltasar Porras, arcivescovo di Mérida, ha spiegato al Sir: “L’elezione del venezuelano padre Arturo Sosa come superiore generale dei gesuiti ha a che vedere non solo con il Venezuela ma con tutta l’America Latina. In Europa e Nord America si è vista l’elezione di Papa Francesco come quella di un parroco buono che non ha molta profondità di pensiero, semplicemente un buon pastore e credo che sia un errore. Francesco ha tutte le virtù della Chiesa dall’America Latina, che sono la vicinanza, la semplicità e la presenza in mezzo ai problemi. Però ha anche le riflessioni che si sono sviluppate dopo il Concilio Vaticano II nel continente”.
Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina, commenta da Bogotá al Sir: “Sono molto felice di questo invito a partecipare ai lavori del Gruppo Iberoamericano di teologia. È un percorso di alto livello accademico che coinvolge varie generazioni di teologi con il sostegno della piattaforma della Compagnia di Gesù. I temi affrontati in questo congresso internazionale – che il prossimo anno si riunirà in Messico per la celebrazione dei 40 anni della Conferenza di Puebla – ruotano attorno alla Chiesa in uscita, che pone al centro le periferie geografiche ed esistenziali, sostenendo il percorso di riforma di Papa Francesco”.

Colombia: alla Javeriana di Bogotá congresso teologico “Medellín cinquant’anni dopo”. Card. Porras: “Fedeltà al Concilio e opzione per i poveri”. Prima nota di Morsolin su SIR-Vaticano

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4 aprile 2018

Si è aperto ieri all’Università Javeriana di Bogotá il congresso internazionale “Medellín cinquant’anni dopo”, organizzato dal “Grupo Iberoamericano de Teología” della Facoltà di teologia della Pontificia Università Javeriana, con la collaborazione della Scuola di teologia e Ministero del Boston College. Il congresso si concluderà domani, giovedì 5 aprile.
Tra i relatori il padre gesuita Guillermo Sarasa (“Le scelte di Medellín continuano a essere vive”), Rafael Luciani (“Liberazione e salvezza nella storia”), il vescovo venezuelano di La Guaira, Raúl Biord Castillo (“Evangelizzazione e promozione umana a Medellín”), il gesuita argentino Juan Carlos Scannone (“La validità attuale di Medellín e papa Francesco”).
Ad aprire il congresso è stato il cardinale venezuelano Baltazar Porras Cardozo, arcivescovo di Mérida, che spiega al Sir: “Lo sfondo di questo invito del Boston College e della Javeriana va cercato nel nuovo clima di fedeltà al Vaticano II e all’opzione preferenziale per i poveri, su impulso di papa Francesco, che porta con sé, nel suo pensiero e nella sua azione, le sue radici culturali. Dopo il primo incontro tenutosi a Boston nel febbraio del 2017, questo secondo convegno mette insieme 25 teologi, uomini e donne, che sono al tempo stesso continuatori e innovatori a partire da un’intuizione primaria: un lavoro serio e creativo di pensare la fede a partire dalla realtà presente, assumendo la fede e il mondo come un’unica realtà, nella quale la spiritualità e la presenza del povero danno vita all’azione delle comunità cristiane”.
Durante il suo intervento il cardinale Porras ha spiegato che “dobbiamo valorizzare il contributo teologico che attinge alla vita del popolo, come dice papa Francesco. Dobbiamo apprendere dalla nostra gente semplice la vita autentica”, e leggerla a partire dalla Evangelii Gaudium.
Nel corso della giornata il teologo argentino Carlos Scannone e quello brasiliano Agenor Brighenti, hanno riproposto l’attualità della teologia della liberazione nella sua corrente della “teologia del pueblo”, mentre padre Ernesto Valiente, del Boston College, ha sintetizzato alcuni aspetti della “teologia negra”.
In questa ottica il teologo venezuelano Rafael Luciani ha sottolineato: “Credo che ci sia, in primo luogo, una coincidenza, perché il Papa proviene da una tradizione della Chiesa e da una teologia latinoamericana”. Il Papa “è un’espressione di una Chiesa emergente in America Latina che stava maturando nel tempo e che ha fatto una proposta che è ora universale, attraverso la sua opzione per i poveri”. D’altra parte, “la teologia è stata rinnovata e rinvigorita con il pontificato di Francesco”.

https://www.agensir.it/quotidiano/2018/4/4/colombia-alla-javeriana-di-bogota-congresso-teologico-medellin-cinquantanni-dopo-card-porras-fedelta-al-concilio-e-opzione-per-i-poveri/

Foto: Morsolin Cristiano e Cardinale Porras