Archivo mensual: diciembre 2020

padre Franzoi (missionario della Consolata) “a 4 anni dall’accordo con le Farc, sforzi fatti sembrano scritti sulla sabbia” e ricorda Mario Paciolla. Commento di Morsolin su SIR-Vaticano

FOTO: Papa Francesco riceve Morsolin in udienza in Vaticano, ottobre 2017.

30 novembre 2020

Sono da poco trascorsi 4 anni da quel 24 novembre 2016, quando nel Teatro Colon di Bogotá furono firmati gli accordi di pace tra il Governo colombiano e le Farc. Il missionario della Consolata, padre Giacinto Franzoi, dopo 30 anni nella valle del fiume Caguán, nel Caquetá, immerso nella guerra della coca, ricorda dal Trentino: “Va sottolineato il ruolo di quanti hanno creduto in questa uscita dal problema e ai portatori della cultura della convivenza, attraverso il dialogo, il confronto e il riconoscimento reciproco. Complimenti anche a quei campesinos di Remolino (dove padre Giacinto ha prestato il suo servizio, ndr) che hanno seminato un albero diverso dalla ‘mala yerba’ (la coca).

Un’impresa, Chocaguan, ideata dalla parrocchia e amministrata dal comitato dei coltivatori di cacao. Una piccola pietra nel difficile mosaico della pace”. Purtroppo, “gli sforzi fatti negli oltre quattro anni di dialoghi sembrano ora scritti sulla sabbia. Ha prevalso il vento della vendetta, l’azione di forze occulte (politiche ed economiche), l’incapacità di perdonare e riconciliarsi per un progetto comune”.

Rimane, così, lo status quo e l’incertezza sul futuro: “Molte mamme dovranno attendere ancora per poter riconoscere e piangere i propri figli”, sostiene padre Giacinto.
Purtroppo tra quelle mamme che piangono c’è anche la mamma di Mario Paciolla, il cooperante delle Nazioni Unite ucciso nel luglio scorso proprio nel Caquetá: “Lo hanno ucciso per bloccare la pace. Anch’io l’ho vissuto sulla mia pelle, dopo una retata nell’aprile 2008, nella mia parrocchia di Remolino, quando aprirono un processo contro di me accusandomi di essere un collaboratore delle Farc”.
Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina, commenta al Sir: “Le parole di padre Giacinto Franzoi risuonano in un momento delicato, tra l’orrore di ben 70 massacri solo nell’arco del 2020, a 4 mesi dalla morte di Mario Paciolla. Il missionario è stato tra i promotori del progetto ‘No solo coca, sì al caffè’, per la produzione alternativa come via d’uscita dei campesinos colombiani al narcotraffico, lanciata a fine anni ‘90 dal vescovo Augusto Castro e dai missionari della Consolata”.

Gruppo di senzatetto invade la curia di Cali. Arcidiocesi disponibile a esercitare ruolo di “facilitatrice” nel dialogo con le autorità pubbliche. Commento di Morsolin su SIR-Vaticano

25 novembre 2020

Un gruppo di senzatetto ha ieri invaso pacificamente la curia arcivescovile di Cali, terza città della Colombia e capoluogo del dipartimento centro-meridionale della Valle del Cauca. L’arcidiocesi, guidata dall’arcivescovo Darío de Jesús Monsalve Mejía, da sempre particolarmente sensibile e attento alle fasce più povere della popolazione e al cammino di pace nel Paese, ha accettato il ruolo di facilitatrice tra il gruppo di senzatetto e il Municipio della città, così come è stato chiesto dai manifestanti.
Lo si legge in una nota della stessa arcidiocesi, nella quale si ricostruisce l’andamento dei fatti. Il vicario generale, padre Wiston Mosquera Moreno, insieme ad altri sacerdoti, hanno ascoltato a lungo le richieste degli occupanti, che hanno esplicitamente chiesto all’arcidiocesi di porsi come facilitatrice rispetto al dialogo con le Istituzioni. I senzatetto “hanno espresso il proprio disaccordo per la realizzazione di progetti di edilizia abitativa sociale, sicurezza alimentare e sistema di selezione dei beneficiari dei Programmi di protezione sociale (Sisben)”. E hanno inoltre chiesto “la fine dello sgombero forzato del comunità di Altos de Santa Elena”, oltre all’installazione di un tavolo di dialogo formato dal sindaco di Santiago di Cali, dall’arcivescovo di Cali e da una rappresentanza delle associazioni e movimenti sociali.
“L’arcidiocesi di Cali – si legge nella nota -, accettando il suo ruolo di facilitatore, invita il sindaco di Santiago di Cali a partecipare alla creazione di un dialogo che consenta di raggiungere accordi per una soluzione pacifica alle esigenze di manifestanti e, così, di cessare l’occupazione della curia arcidiocesana”. Commenta su Twitter la consigliera comunale Ana Erazo, a sua volta impegnata nel dialogo tra le varie parti e Istituzioni: “Le famiglie hanno realizzato un’occupazione pacifica della curia arcivescovile, chiedendo un alloggio degno. La gente ha come urgenza un tetto e questa cosa non è una priorità per i governanti”. In serata (ora locale), è stata registrata una forte presenza di agenti, con l’obiettivo di porre fine all’occupazione, sottolinea Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani.

Academia Pontificia de Ciencias Sociales PASS del Vaticano difunde especial de Morsolin sobre: Economía de Francisco y la Patria Grande Latinoamericana, Religión Digital

Jeffrey Sachs: «Hago un llamado a todos/as jóvenes para construir una nueva economía inclusiva y sostenible, porque la pandemia está agravando las desigualdades»

Gustavo Béliz convocó a crear «una nueva arquitectura financiera internacional», al tiempo que planteó su deseo de que «nunca más» haya ciclos de sobreendeudamientos en América Latina

22.11.2020 | Cristiano Morsolín

Los sistemas económicos actuales crean riqueza pero no bienestar, hay desigualdad, destrucción ecológica y conflictos permanentes causados por líderes populistas demagogos ante pandemia, como Bolsonaro y Trump. Necesitamos de un cambio. Hago un llamado a todos/as jóvenes para construir una nueva economía inclusiva y sostenible, porque la pandemia está agravando las desigualdades”, subrayó Jeffrey Sachs durante el evento mundial “Economía de Francisco” que acaba de concluirse en Asís (Italia).

«Desarrollamos una economía diferente, que sea inclusiva, sostenible y que ayude hermanos y hermanas a vivir en una casa común”, agregó el Cardenal Turkson.

Marcelo Figueroa, Director del Osservatorio Romano, edición de Buenos Aires, difundió twit de Morsolin destacando que “el político brasilero Eduardo Suplicy, fundador del Partido dos Trabalhadores PT con Lula, lanza propuesta de la Renta básica universal en “Economía de Francisco” como hizo el Papa en carta de Pascua a los movimientos populares”.

El actual concejal de Sao Paulo (con 160.000 votos) ha declarado que “es un encuentro del Papa Francisco con 2000 jóvenes, investigadores, premio Nobel de paz y de economía, para discutir una nueva forma de economía que garantiza la vida plena, con dignidad, para todo el pueblo, basada en la fraternidad, en la preservación del medio ambiente, en la inclusión de todos. Pensamos en las indicaciones contenidas en las encíclicas Laudato Si y Fratelli Tutti. Adentro de las políticas tomadas en consideración, está la Renda Básica de Cidadania, Universal e Incondicional, y por esta razón fui invitado a debatir”.

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https://www.religiondigital.org/opinion/Economia-Francisco-Patria-Grande-Latinoamericana_0_2288771114.html

America Latina: dal seminario virtuale la forte richiesta di cambiare le regole del debito internazionale. “Forte leadership della Chiesa”. Commento di Morsolin sul SIR-Vaticano

20 novembre 2020

Bisogna cambiare le regole del gioco dell’economia globale, l’economia dev’essere più umana e non può continuare a creare debito, debito e ancora debito”. L’esortazione del card. Oscar Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e coordinatore del Consiglio dei cardinali, è arrivata al termine delle relazioni del seminario seminario virtuale “America Latina: Chiesa, Papa Francesco e scenari della pandemia (al quale ha partecipato anche il Sir), che si è tenuto ieri e oggi pomeriggio, su iniziativa della Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal), della Pontificia Accademia delle scienze sociali (Pass) e del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam).
“Tutta l’America, da nord a sud, sta vivendo una crisi incredibile, con la crescita delle diseguaglianze, e la presenza di leader politici che portano ingiustizia e disordine, ha detto l’economista Jeffrey Sachs, il secondo relatore del pomeriggio. La stessa gestione del virus ha testimoniato “il disastro politico di tutto il continente. Negli Usa, ieri abbiamo avuto 180.000 casi, in Cina 8 – ha proseguito –. Ci sono zone del mondo, come l’Estremo Oriente, o l’Australia, dove il Covid-19 praticamente non circola più”. E l’economista ha citato, tra gli altri i presidenti Trump (Usa), Bolsonaro (Brasile) e López Obrador (Messico). Di fronte a tale scenario, “Fratelli tutti parla di un nuovo incontro”. Da declinare attraverso nuove scelte a livello di sostenibilità ed educazione. La stessa America Latina è chiamata a “guidare i processi globali, a esercitare il proprio ruolo di leadership portando avanti l’esigenza di uno sviluppo sostenibile”.
Un forte appello a ritrovare il disegno dell’unica “Patria grande” è arrivato, a questo proposito, da Gustavo Béliz, consigliere per le questioni strategiche della presidenza della Repubblica dell’Argentina, che in un’ampia relazione è partito dalle intuizioni del Convegno ecclesiale latinoamericano di Aparecida, che chiedeva al continente di vivere, unito, una nuova stagione di “prossimità, solidarietà e fraternità”. Centrale, in questa prospettiva, una riorganizzazione del debito estero dei Paesi latinoamericani, con un cambio di prospettiva che recuperi l’intuizione di base che aveva mosso Giovanni Paolo II a sollevare tale problema in occasione del Giubileo del 2000.

“Il debito dei Paesi del continente è letteralmente esploso negli ultimi anni – ha detto Béliz –, di fatto è impagabile e va ricalibrato con nuove regole”. E ha aggiunto: “Il debito è come il tango, si balla in due”. Per questo occorre un’inversione di tenenza, che superi la “dittatura” delle agenzie di rating e delle banche d’affari, ricorrendo tra l’altro a bond etici e responsabili, a trasparenza e controlli. In questo, secondo Béliz, la Chiesa potrebbe avere un ruolo centrale, per esempio attraverso le Università cattoliche di tutto il continente.