Archivo mensual: abril 2019

Morsolin encuentra Esmeralda Arosemena de Troitiño – Presidenta de la Corte Interamericana de Derechos Humanos CIDH

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Foto:Cristiano Morsolin y la Presidenta CIDH, Dra. Esmeralda Arosemena

«Vivimos hoy en la región un preocupante aumento de los movimientos anti-derechos, con acciones contrarias al ´Principio de No regresividad´ establecido en el #DerechoInternacional, lo que nos obliga a encontrar alternativas estratégicas», dijo #EsmeraldaArosemena de Troitiño durante el III Seminario Pensamiento Latinoamericano sobre Derechos de la Infancia que se ha realizado en Bogotá el pasado 8 de abril de 2019.

Morsolin Cristiano, experto de derechos humanos en Latinoamerica, va a difundir la entrevista realizada a la Dra. Esmeralda Arosemena- Presidenta CIDH sobre violencia, utilización de los niños, niñas y adolescentes en el conflicto armado, el derecho a la familia, las responsabilidades del Estado Colombianos y otros temas.

“Me preocupa la situación en algunas zonas fronterizas en conflicto en donde los migrantes y los refugiados, especialmente los niños, niñas y adolescentes, que enfrentan riesgos tales como: #reclutamiento y #ViolenciaSexual”, señaló #VirginiaGamba, representante especial del secretario general de las #NacionesUnidas para la cuestión de los niños y los conflictos armados, en el III Seminario Pensamiento Latinoamericano sobre Derechos de la #Infancia.

Diritti dell’infanzia: in Colombia aumentano gli omicidi e tornano i bambini soldato. Terza nota di Morsolin sul SIR

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Ogni giorno, in Colombia, si verificano circa due casi di omicidio contro minori. In dettaglio, nel 2018 i casi di omicidio sono stati 673. 35 minori, ogni giorno, sono vittime di violenza (dati relativi al primo semestre 2018, contro i 28, di media, del 2014). Si tratta di numeri anticipati al Sir da Gloria Carvalho, coordinatrice dell’Alianza por la Niñez Colombiana, una delle organizzazioni, con Save the Children e altre, che promuovono oggi a Bogotá il seminario internazionale sui diritti dell’infanzia “Sfide e risposte rispetto alle violenza contro i minori in scenari di conflitto armato e crimine organizzato”. Carvalho manifesta “la sua condanna contro i brutali atti di violenza che ogni giorno si commettono nel Paese”.

I casi di cronaca recenti sono molti: a Bogotà sono stati commessi atti di violenza contro una bimba di tre anni, a Barranquilla una bambina è stata bruciata con l’acido, a Medellín, nella violenta “Comuna 13”, un adolescente di 13 anni ha ucciso due adulti nell’ambito di uno scontro per il controllo del narcotraffico locale e in seguito è stato accertato che aveva già ucciso altre otto persone. Di fronte a questa realtà l’Alianza por la Niñez invita allo “sviluppo di programmi e investimento sociale che puntino al rafforzamento dei legami familiari, della cura per l’infanzia, all’appoggio verso le famiglie e l’ambiente vicino”.

Al convegno si parlerà anche delle perduranti situazioni di conflitto armato, che continuano a coinvolgere i minori. Fernando Sabogal, direttore per la Colombia dell’ong Defensa de niños y niñas internacional (Dni), anticipa al Sir la denuncia sul crescente reclutamento di bambini soldato, dopo che invece i casi erano diminuiti tra il 2015 e il 2017. I dati parlano di 50 casi di reclutamento, mentre quasi due milioni e 400mila minori sono in qualche modo vittime del conflitto armato.

In tale contesto, in occasione del seminario internazionale, Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina residente da anni a Bogotá, presenterà il suo nuovo libro “Aportes de Maria Cristina Salazar para la infancia y adolescencia trabajadora” (“L’apporto di Maria Cristina Salazar per l’infanzia e l’adolescenza lavoratrice”).

“Questo mio nuovo libro – spiega – sintetizza un percorso collettivo della società civile latinoamericana per approfondire tematiche come diseguaglianze e conseguenze per l’infanzia e l’adolescenza, segregazione delle periferie, e modelli di intervento pedagogico a partire dalla educazione popolare e altre alternative costruite dal basso con varie organizzazioni sociali”.

9 aprile 2019

https://www.agensir.it/quotidiano/2019/4/9/diritti-dellinfanzia-in-colombia-aumentano-gli-omicidi-e-tornano-i-bambini-soldato/

Diritti dell’infanzia: dal Messico dati drammatici, 14mila omicidi e 7mila desaparecidos in dieci anni. Seconda nota di Morsolin sul SIR

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Foto: Morsolin con la Presidenta CIDH

Ogni giorno in Messico spariscono 4 minori e mediamente 3,6 sono vittime di omicidio. Tra il 2007 e il 2017 quasi 14mila minori sono stati assassinati e circa 7mila risultano desaparecidos.

Sono dati riportati da Juan Martín Pérez García, direttore della Rete per i diritti dell’Infanzia (Redim) e direttore della Rete latinoamericana Redlamyc. Pérez García sarà oggi uno dei relatori al seminario internazionale sui diritti dell’infanzia “Sfide e risposte rispetto alla violenza contro i minori in scenari di conflitto armato e crimine organizzato”, promosso oggi a Bogotá da un cartello di numerose ong e organizzazioni umanitarie latinoamericane.

La Redim, oltre a elaborare i numeri, registra negli ultimi anni in Messico la tendenza all’aumento dei femminicidi contro bambine e adolescenti, con 254 casi nell’ultimo triennio. I femminicidi infantili, in una tragica escalation, sono stati 50 nel 2015, 53 nel 2016, 65 nel 2017, 86 nel 2018. Gli stati messicani più coinvolti sono México, Veracruz e Jalisco.

Per il direttore dell’Ong messicana, solo 3 omicidi su 100 arrivano a una sentenza di condanna e questo favorisce un clima di impunità e di violenza generalizzata. In aumento il reclutamento di minori nelle fila del crimine organizzato. In generale, “la violenza armata esplosa nella stessa guerra contro il crimine organizzato ha un effetto detonante, come di onde che si allargano, per molte altre espressioni di violenza, nelle comunità, nelle carceri, fino alle scuole e alle famiglie, tutte caratterizzate dalla stessa impunità”.

8 aprile 2019

https://www.agensir.it/quotidiano/2019/4/9/diritti-dellinfanzia-dal-messico-dati-drammatici-14mila-omicidi-e-7mila-desaparecidos-in-dieci-anni/?fbclid=IwAR1kv7S6o3koaTZgyO639QBr4UTV7zehYq0nMIwMl-Eadyo3lrCa9MaDde4

 

Colombia: seminario sulla tutela dei minori. Intervista esclusiva di Morsolin a Arosemena de Troitiño – Presidente Corte Interamericana Diritti Umani (Cidh) sul SIR-Vaticano

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Si è svolto martedì scorso a Bogotá il seminario internazionale sui diritti dell’infanzia “Sfide e risposte rispetto alla violenza contro i minori in scenari di conflitto armato e crimine organizzato”, promosso da un cartello di numerose Ong e organizzazioni umanitarie latinoamericane riunite nella rete Redlamyc.

Esmeralda Arosemena de Troitiño, presidente della Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh), organo principale dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) per la promozione e la difesa dei diritti umani, ha lanciato un appello: “Esigiamo politiche pubbliche integrali nella protezione dei diritti dei bambini e adolescenti, chiedendo una presenza dello Stato in tutti i territori, per quanto riguarda istruzione, servizi, diritto alla salute, anche nelle zone periferiche e nelle zone rurali”.

E ha proseguito: “Come presidente della Cidh faccio un appello a tutte le organizzazioni sociali qui presenti, perché riconoscano il protagonismo dei bambini non come beneficiari dell’assistenzialismo, ma come attori”.

Tra i temi specifici, la presidente ha ricordato in particolare la lotta contro lo sfruttamento sessuale di bambine e adolescenti, considerando per esempio che 6 donne o bambine su 10, tra le migranti centroamericane, soffrono violenza sessuale nel loro lungo camino verso Usa.

E ha aggiunto: “Dobbiamo dare una soluzione alla violenza strutturale che soffrono i bambini, bambine e adolescenti in Colombia, esigendo un sistema di protezione statale efficiente a vari livelli, per la difesa del diritto alla famiglia, per la battaglia contro la povertà infantile, contro la migrazione forzata dei venezuelani fuggiti in Colombia, contro il reclutamento dei bambini soldato da parte dei gruppi armati illegali e del crimine organizzato”.

11 aprile 2019

https://agensir.it/quotidiano/2019/4/11/colombia-seminario-sulla-tutela-dei-minori-arosemena-de-troitino-cidh-soluzioni-a-violenza-strutturale/

Aportes de María Cristina Salazar para la infancia y adolescencia trabajadora. Nuevo libro de Morsolin Cristiano – Ed. Antropos, abril 2019

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Aportes de María Cristina Salazar para la infancia y adolescencia trabajadora

 Perspectivas globales con relación al comentario general de Naciones Unidas sobre niños, niñas y adolescentes en situación de calle y trabajadores

 Coordinador: Cristiano Morsolin

Editorial Antropos, Bogotà, abril de 2019

 ISBN: 978-958-8592-61-9, paginas 200 –

AUSPICIO: TERRE DES HOMMES tdh ALEMANIA EN COLOMBIA

¿Es el trabajo objetable o debemos concentrarnos en la humanización del trabajo de niños, niñas y adolescentes? Impedir el trabajo del menor puede ser equivalente a un empeoramiento de su situación, por ejemplo con los boicots de productos que contengan trabajo infantil. ¿Hacia dónde dirigir entonces las políticas y la acción?

Este libro analiza la perspectiva de la socióloga María Cristina Salazar, recuperando una ponencia inédita que ha presentado en Italia.

Fue Vicepresidenta del International Working Group on Child Labour IW­GCL que ha realizado investigaciones comparativas en 38 países de todo el mundo, logrando una estratégica alianza entre el mundo académico, la sociedad civil y las agencias de Naciones Unidas. Salazar recalcaba como uno de sus «principales objetivos», «animar y facilitar la partici­pación de los niños en los debates sobre su trabajo».

El aporte de Salazar fue muy importante en las conferencias interna­cionales sobre trabajo infantil en Kundapur y Ámsterdam, como su­braya en este libro el prologo de  Alejandro Cussianovich, Doctor Honoris Causa de la Universidad de Manizales (agosto de 2018).

La destacada socióloga ha logrado importantes reconocimientos a nivel de políticas públicas del Ministerio del Trabajo de Colombia, subrayando que “siempre tuve la preocupación de que se hiciera una investigación que tuviera también nexos con la acción, que se transformara realmente esa realidad. Empecé a aplicar la Investigación Acción Participativa con un programa de niños trabajadores en Bogotá. Tratamos de hacer un movimiento de niños trabajadores con base en lo que íbamos estudian­do acerca de su realidad, tentamos de mover dentro del Ministerio del Trabajo donde estábamos. (…) No puedo decir que mi experiencia con la Organización Internacional del Trabajo OIT fuera muy positiva. No obtu­vimos lo que yo creía que la OIT pudiera dar, porque al fin y al cabo una OIT debería tener más los pies sobre la tierra, más conocimientos de las realidades que afectan las poblaciones y las familias”.

CONTENIDO DEL LIBRO

En el primer capítulo de este libro profundizo la propuesta de M. C. Salazar para la auto-determinación de la infancia y adolescencia trabajadora, que ofrece elementos innovadores tanto por el trabajo social, que por la sociología de la infancia.

María Cristina Salazar fue co-fundadora de la Investigación Acción Participativa IAP, como destaca Rajesh Tandon, UNESCO Chair in Community Based Research and Social Responsibility in Higher Education, que conocí en la Universidad Nacional de Colombia en junio de 2017 y que me envió su artículo “De la Investigación Acción a la democracia del conocimiento. Cartagena, 1977-2017“, señalando: “Thank you for sharing, Cristiano. We stand in solidarity with the spirit of Prof. Orlando Fals Borda and Prof. Maria Cristina Salazar. Best wishes from India and UNESCO Chair team”.

En el segundo capítulo se encuentra la ponencia de Alejandro Cussianovich, “La Pedagogía como componente del Buen Vivir” tenida en la Universidad Nacional de la Amazonia Peruana de Iquitos en enero de 2018.

Los comentarios  del Ministro boliviano J. M. Canelas, de la Europarlamentaria Lola Sánchez, de la Congresista Tania Pariona, ex Nats y actual Presidenta de la Comisión de la Mujer y de la Familia del Congreso de la Republica de Perú, del Diputado italiano Davide Mattiello, de Wanderlino Nogueira Neto, miembro del Comité de Naciones Unidas por los derechos del Niño de Ginebra, enriquecen este capítulo dedicado a profundizar el camino desde la auto-determinación de la infancia de M. C. Salazar hasta el proyecto de la dignidad emancipadora de Alejandro Cussianovich.

En la parte final de este libro se analiza la visita de Cussianovich a Ecuador en junio de 2017, a través de los comentarios de Silvia Oleas, Consejo Cantonal de protección de derechos de Cuenca, de la ex viceministra boliviana Elizabeth Patiño, del Rector de la Universidad Politécnica Salesiana del Ecuador UPS, p. Herrán Javier, de Juan Enrique Bazán, coordinador de la Red Latinoamericana de Maestrías en derecho del niño y políticas sociales.

Esta publicación se concluye con la intervención de Marcia Lopes, Ministra de Desarrollo Social de Brasil en 2010, de la Senadora Angélica de la Peña Gómez, Presidenta de la Comisión de Derechos Humanos del Senado de México en 2016, de Kavita Ratna, Directora de Concerned for Working Children CWC de Bangalore (India).

COMENTARIO DESDE UNIVERSIDAD DE ÁMSTERDAM

El pensamiento de María Cristina Salazar sigue muy actual también para Olga Nieuwenhuys, destacada profesora de la Universidad de Ámsterdam, que en su mensaje del día 28 de febrero de 2019 subraya:

Ya han pasado 25 años de mis encuentros aquí en Ámsterdam con María Cristina Salazar. Me quedé muy impresionada por su trabajo con los chicos y las chicas en la calle y también por su metodología de action-research. Sobre este tema he escrito el artículo que tu, Cristiano, menciona en tu libro, un artículo que fue mencionado por Open University en un manual de la Editora Sage, que todavía se utiliza, Doing Research with children and Young people, by Sandy Fraser, Ed. SAGE, 2004. El texto que tu menciona, también mis estudiantes lo encuentran todavía interesante pero pocos investigadores se han dedicado a escribir en ingles sobre este tema. Más importante aún fue la influencia indirecta del trabajo social y académico de Salazar en un proyecto donde la Universidad de Ámsterdam ha colaborado con ONGs de India y de Etiopia para apoyar la profesionalidad de los educadores de calle, enseñándoles a utilizar la metodología de la action-research. Espero que tu libro sea publicado en ingles porque me parece un trabajo importantísimo.

Se agradece a Terre des Hommes TDH Alemania en Colombia, Defensa de Niñas y Niños Internacional DNI-Colombia, Fundación Creciendo Unidos FCU y el profesor Alfonso Torres, para permitir la publicación de este libro.

 

Morsolin partecipa al seminario su non-violenza e mafia a Palermo

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COMMENTO DELL’ORGANIZZATORE DEL SEMINARIO SU NON VIOLENZA E MAFIA A PALERMO – ENZO SANFILIPPO

Una riflessione molto feconda, quella sul contributo della nonviolenza al superamento del sistema mafioso, ha ripreso il suo corso. Grazie a Umberto Santino, Anna Puglisi e a tutta l’equipe del No Mafia Memorial e a Maria per la condivisione e l’accoglienza. Grazie a Vittorio Teresi,Manfredi Sanfilipo , Ferdinando Siringo, Filippo Gravagno per i loro contributi diversi ma essenziali. Grazie alle amiche Rossella Caleca e Gisella Modica di Mezzocielo per aver condiviso idee ed esperienze a partire da un punto di vista femminile.

Grazie Cristiano Morsolin, per il suo contributo dalla Colombia, a Giusy Cannizzaro per aver partecipato con un documento, anche se impossibilitata a venire. Grazie a tutti gli altri intervenuti che hanno arricchito la riflessione.

Mi pare che ciascuno si porti a casa tanta curiosità, tante nuove domande e voglia di ricerca.

Morsolin entrevista prof. Boaventura de Sousa

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Morsolin Cristiano ha entrevistado el prof. Boaventura de Sousa  – Universidad de Coimbra en Bogotà, durante el seminario “Verdad y Democracia: la construcción de nuevas ciudadanías”, en la Pontificia Universidad Javeriana. Aquí algunos comentarios:

“Las ‘fake news’ son un grave problema para las democracias. Se manipula la opinión de la gente. La ignorancia se produce activamente y eso tiene consecuencias”.

“Brasil fue el laboratorio de cómo la extrema derecha puede destruir la democracia a través de redes sociales”

“Los fake news es la ignorancia más malévola como potencial destructora de la democracia como demuestran las Presidencias de EE. UU. Y de Brasil”.

“Nuestras sociedades no están preparadas para reconocer verdades interculturales. Porque hace peligrar el Estado , el Estado es mono cultural.”

“Las fábricas del odio y la mentira lo que están haciendo es que tengamos miedo y en un pequeño porcentaje la gente tiene esperanza, los retos de la democracia nunca han sido tan duros”.

El uso masivo de big data y estructura de preferencias de los algoritmos puede llegar a destruir la democracia”.

“Tenemos una ignorancia que es indolente porque si queremos La Paz sin condiciones de paz, la guerra vuelve, la muerte vuelve”.

“Necesitamos democracias de alta intensidad, con participación, verdad y conocimiento; que luchen contra la mentira y la ignorancia»

La búsqueda de la verdad es de suma importancia para construir democracias sólidas. Debemos fortalecer esa búsqueda”:

“Nuestras sociedades son políticamente democráticas pero socialmente fascistas porque los discriminados dependen del derecho a veto de quienes ejercen el poder”.

Boaventura de Sousa explica el concepto de Ignorancia:  “Arrogante cuando se crea conocimiento y se deja de lado la verdad de las comunidades y de los vencidos. Quiénes crean conocimiento deben estar dispuestos a escuchar otros puntos de vista”.

“Este es un momento para que Colombia articule sus luchas. Estamos en un momento importante. Hay que ser fuertes.

“Hay una rica lógica en las comunidades, en las minorías étnicas, de las cuales aprender. Eso también es científico y aporta a la construcción de las sociedades».

“Los jóvenes quieren paz, quieren democracia, porque saben que ellos serían las víctimas de futuros conflictos”.

FOTO: PROF. BOAVENTURA DE SOUSA Y CRISTIANO MORSOLIN EN LA PONTIFICIA UNIVERSIDAD JAVERIANA DE BOGOTÀ

Colombia: p. De Roux, “serve il coraggio di conoscere la verità”. Nota di Morsolin C. sul SIR-Vaticano

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14 marzo 2019 @ 11:22

In Colombia “sarà possibile fare dei passi in avanti a livello di democrazia solo se avremo il coraggio di conoscere la verità. Le vittime vogliono la verità dobbiamo scoprire i motivi della violenza, spiegarne le cause e conoscerne le motivazioni. Questo è il camino della verità e la nostra grande sfida”. Sono parole del presidente della Commissione della Verità, il gesuita padre Francisco De Roux, che ha il compito di guidare questo organismo nel fare luce su decenni di violenze nel Paese. Padre De Roux è intervenuto all’Università Javeriana di Bogotá al seminario “Verità e Democrazia: la costruzione di nuove cittadinanze”.

“Noi non siamo contro alcun partito. Siamo contro la paura, le fake news, il silenzio complice”, ha proseguito p. De Roux. Certo, il momento non è semplice , “c’è tanta guerra nella pace, ogni giorno ricevo notizie di uccisioni di leader sociali”. All’incontro è intervenuto anche l’accademico portoghese Boaventura de Sousa, professore di sociologia dell’Università di Coimbra (Portogallo), che ha detto tra l’altro: “Le fake news sono un grave problema per le democrazie. Viene manipolata l’opinione della gente. L’ignoranza viene prodotta attivamente e questo ha delle conseguenze. Il Brasile è stato un laboratorio di come si può scardinare la democrazia attraverso le reti sociali”.
Per il sociologo, c’è bisogno di democrazie ad alta intensità, con partecipazione, verità e conoscenza, che lottino contro le falsità e l’ignoranza. La ricerca della verità – ha aggiunto anche con riferimento alla situazione colombiana – è di grande importanza per costruire democrazie solide”.

Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina commenta per il Sir da Bogotá: “Articolare la resistenza in ricerca di verità e giustizia, questo il messaggio finale di questo dibattito”, che arriva in un momento delicato per il processo di pace in Colombia. Lo stesso De Roux ha puntualizzato: “La commissione della Verità è un organismo statale indipendente dai partiti, però bisogna ammettere che il Governo del presidente Duque ha tagliato di ben 40% le risorse economiche per la Commissione della Verità”.

Intanto, lo stesso Duque pare intenzionato ad apportare alcuni cambiamenti alla Giustizia speciale per la pace (Jep), una possibilità che metterebbe a rischio la libertà di numerosi ex guerriglieri e, di conseguenza, l’intera architettura del processo di pace.

https://www.agensir.it/quotidiano/2019/3/14/colombia-p-de-roux-serve-il-coraggio-di-conoscere-la-verita/

FOTO: Papa Francesco ricevo Morsolin Cristiano in Vaticano