Israele a mano armata, numero 3-4 della rivista Solidarietà Internazionale di CIPSI. Solidarietà a Laura Boldrini per audizione Ong palestinesi e comunicato del Dep. Erasmo Palazzotto.
È uscito il numero 3-4/2021 della rivista Solidarietà Internazionale. In questo numero: Copertina: Israele a mano armata, con articoli di Luisa Morgantini, e testimonianze dirette dalla Palestina, Aoi lancia la campagna #InsiemePerLaPalestina, interviste di Rossella Giovannini, Pulizia etnica a Gerusalemme di Piera Redaelli, Le disparità sui vaccini di Valentina Venditti e Ilaria Masieri. Editoriale: Verso una nuova primavera, di Guido Barbera. … e tanti altri articoli!
Copertina: Israele a mano armata, a cura di Luisa Morgantini (già vicepresidente del Parlamento Europeo).
Israele e i suoi alleati raccontano un mondo alla rovescia. Discriminazioni economiche e sociali, controllo sulla libertà di movimento dei palestinesi, assedio di Gaza. Organismi internazionali non pervenuti. La più profonda delle ingiustizie subite dal popolo palestinese.
– La prigione più grande del mondo, di Rossella Giovannini
-Aoi lancia la campagna #InsiemePerLaPalestina
-Pulizia etnica a Gerusalemme di Piera Redaelli
-Le disparità sui vaccini di Valentina Venditti e Ilaria Masieri
Il Narcostato senza controllo, di Cristiano Morsolin.
Continua il massacro. Narcotrafficanti al servizio dello stato, civili armati. Assassinati, desaparecidos, persecuzione a stampa, oltre 4.200 abusi della polizia. Appello a Laura Boldrini: fermare il commercio delle armi VENOM, partner di Leonardo.
ISRAELE, BOLDRINI (PD) AD AMBASCIATA: “AUDIZIONE ONG PALESTINESI PIENAMENTE LEGITTIMA”
«In una sua nota resa pubblica oggi, l’Ambasciata israeliana contesta la legittimità dell’audizione svolta ieri preso il Comitato sui diritti umani nel mondo, di due delle sei ong palestinesi accusate di terrorismo da parte del governo israeliano, e cioè Al-Haq e Addameer. Premesso che il Comitato, organismo interno alla Commissione Affari Esteri, nell’ambito della sua indagine conoscitiva ascolta la voce di decine di organizzazioni e personalità per raccogliere informazioni e opinioni, senza doverli necessariamente per questo condividerle, considero le affermazioni contenute nella nota dell’Ambasciata del tutto inesatte e improprie. Nella nota si sostiene che le due ong fanno parte dell’organizzazione terroristica Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, cosa non vera essendo due associazioni politicamente del tutto autonome e indipendenti che il governo israeliano ha accusato di terrorismo senza fornire però, a detta di molti osservatori e istituzioni internazionali, documentazione sufficiente a supporto di questa accusa. E’ un fatto, come ho ricordato ieri introducendo i lavori del Comitato, che la decisione assunta dal Governo israeliano ha sollevato le critiche non solo di diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani – come Amnesty International e Human Rights Watch -, ma anche di alcuni Governi – Italia, Francia, Regno Unito, e dello stesso Dipartimento di Stato USA – e di rappresentanti delle organizzazioni internazionali. L’Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’UE, Josep Borrell, ha dichiarato che le 6 organizzazioni incriminate sono inserite nei programmi di finanziamento dell’Unione europea e che, ad oggi, il Governo di Israele non avrebbe ancora fornito alcun tipo di risposta convincente circa l’operato di matrice terroristica delle ONG. Da parte sua, l’Alta Commissaria per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, ha definito tale accusa una violazione delle libertà di associazione, di opinione, di espressione e di partecipazione attiva alla vita pubblica. Per quanto riguarda il Governo italiano, il 30 novembre scorso, in risposta ad una interrogazione in Commissione, la Viceministra degli esteri Marina Sereni ha espresso la preoccupazione del Governo italiano per la decisione presa dal Ministro della Difesa israeliano e precisato che, «oltre a svolgere una fondamentale opera nei Territori Palestinesi, alcune di queste organizzazioni intrattengono fruttuosi rapporti con le nostre organizzazioni della società civile e con altri Paesi donatori per l’attuazione di importanti progetti di cooperazione.». La viceministra ha anche precisato che il Governo italiano intende portare avanti un’azione di sensibilizzazione nei confronti delle autorità israeliane affinché vengano fornite prove più circostanziate a sostegno delle gravi accuse mosse alle organizzazioni, poiché le informazioni fornite finora da parte israeliana non appaiono sufficienti. Sulla base di queste considerazioni non si può condividere l’affermazione contenuta nella nota dell’Ambasciata secondo la quale Addameer e Al-Haq siano due comprovate organizzazioni terroristiche. Quanto al Signor Shawan Jabarin, Direttore Generale di Al-Haq, definito nella nota “terrorista condannato”, si tratta di una persona che vive liberamente a Ramallah e che altrettanto liberamente viaggia per svolgere incontri di natura istituzionale, come ha fatto anche di recente, nelle diverse Capitali europee e non soltanto europee. Se fosse condannato per terrorismo in Israele non godrebbe certamente di questa libertà. In riferimento poi all’accusa rivolta ad Addameer di aver esercitato la legale difesa di un terrorista, ricordo che nel diritto internazionale così come in tutte le Costituzioni dei paesi democratici il diritto alla difesa è un principio inviolabile di tutte le persone, a prescindere dal reato che viene loro contestato. Ho ritenuto doveroso fare queste precisazioni a prescindere dalla condivisione o meno di quanto affermato ieri dalle persone audite, sui cui interventi si è sviluppato un libero dibattito nel quale si sono confrontate tesi tra loro anche molto diverse, come è normale che sia in una sovrana sede parlamentare”.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo, ieri 21 dicembre 2021.
COMMENTO DEL DEPUTATO ERASMO PALAZZOTTO
Di seguito, il comunicato per motivare la solidarietà alla Presidente Boldrini che hanno scritto Erasmo Palazzotto (Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulla morte di Regeni in Egitto) con Yana Ehm, , Chiara Gribaudo, Enza Bruno Bossio, Doriana Sarli, Pino Cabras e Simona Suriano, Fassina, colleghe e colleghi dell’Intergruppo Pace in Medio Oriente.
“Il rispetto dei diritti umani non ha colore politico né bandiere. Addameer e Al Haq, le due ONG palestinesi incriminate, sono esempi virtuosi già riconosciute dall’ONU e dalla Corte penale internazionale quali strumenti utili di cooperazione e assistenza umanitaria nell’ambito di progetti a difesa della popolazione palestinese, come anche ribadito dalla Vice ministra degli esteri, On. Marina Sereni. Ad oggi il governo di Israele non ha ancora fornito prove concrete a sostegno delle sue accuse come pure ribadito dall’Alto rappresentante UE, Borrell. È molto spiacevole dover assistere ad una vera e propria campagna orchestrata da esponenti politici e organi di stampa della destra secondo la quale il Comitato per i diritti umani nel mondo avrebbe audito, nel luogo più alto della rappresentanza democratica, esponenti di pericolose organizzazioni”.
“Nel prendere nettamente le distanze da quanto da loro affermato, troviamo altresì inaccettabile che l’ambasciata di un paese straniero si pronunci con analoghe parole di condanna interferendo con l’attività della Commissione Affari Esteri. Ribadiamo, anzi, l’assoluta importanza e indipendenza delle prerogative del Parlamento Italiano.
«Alla Presidente del comitato per i diritti umani, Laura Boldrini, la nostra piena solidarietà. Non esistono diritti umani di serie A e serie B, non esistono colori politici o bandiere nell’ambito del rispetto dei diritti umani e delle persone. Dovrebbe invece sempre esistere il pieno rispetto, da parte di tutti, dell’autonomia del Parlamento italiano e dei suoi organi. Auspichiamo infine, che fatti del genere non accadano più e che, anzi, vengano sempre di più favorite occasioni di dialogo e confronto, libero da pregiudizi e preconcetti ideologici e di parte”.