Archivo mensual: marzo 2019

Solidarietà internazionale: uscito il numero 1/2019 della rivista CIPSI con articolo di Morsolin

Carátula Libro Francisco

Solidarietà internazionale: uscito il numero doppio 6/2018 e 1/2019

Copertina: Il modello Riace merita il Nobel. È uscito il numero doppio: 6/2018 e 1/2019 della rivista Solidarietà internazionale. In questo numero doppio … Dossier Banning Poverty: Per una nuova politica della vita. ABBONATEVI!

In questo numero.

 

Editoriale: Una firma che grida alla vita di Eugenio Melandri.

Capita a tutti, prima o poi, di dover fare i conti con la malattia. Detto in parole povere, ho un cancro al pancreas, aggravato dal fatto che questo cancro si è esteso, fino ad arrivare a colpire le vertebre. Un inno alla vita e alla voglia di combattere. Un sostegno e un conforto a quanti non si arrendono dinanzi al “drago” della malattia, e ringraziano comunque la vita per quello che gli ha donato.

 

Copertina: Il modello Riace merita il Nobel

Presentazione. È necessario che modelli di integrazione e di accoglienza come quello di Riace vengano tutelati, nonostante il nostro governo tenti di minare la pacifica convivenza tra i cittadini, alimentando odio e intolleranza nei confronti del diverso. Gli immigrati ormai sono diventati il capro espiatorio di tutti i mali del nostro paese. Solidarietà Internazionale sostiene la candidatura al premio Nobel per la Pace del modello Riace, perché si pone come la via d’uscita pacifica e non-violenta da questo governo.

I – Tutto è cominciato nel 1998di Eugenio Melandri.

Riace, come tanti paesini dell’entroterra Calabrese stava scomparendo, a motivo della forzata emigrazione dovuta alle condizioni di miseria e di invecchiamento di quei territori. Un paese che a causa della emigrazione stava morendo, ma che grazie all’immigrazione è sopravvissuta.

II – La solidarietà criminalizzatadi Simonetta Crisci.

Il sindaco Mimmo Lucano si è dedicato in questi anni nel creare a Riace un luogo di pace e di accoglienza, sia per gli immigrati ospitati nel suo Comune sia per i suoi cittadini. Eppure chi si prodiga per il bene non sempre viene ripagato con la stessa moneta…

III –La risposta allo strapotere delle mafiedi Tonio dell’Olio.

Riace oltre a costituire un modello positivo di integrazione tra immigrati e italiani, è la risposta vivente al problema delle mafie, le quali ingrandiscono sempre di più le loro zone di influenza. Un modo alternativo e non-violento di combattere la mafia.

IV – La vita in “comune”di Riccardo Petrella.

Riace racchiude in sé i valori, e lo spirito di condivisione dei “Comuni”. Questi, infatti, costituiscono il modello del “vivere insieme”, con fini comuni, basi e mezzi comuni ed in comune. Ma dato che questo ideale è in aperto contrasto con la linea politica corrente del nostro Paese, chi è il vero colpevole tra i due?

V – Laurea honoris causa in utopia a Mimmo Lucanodi Nicola Perrone.

L’Università del Bene Comune, l’Associazione Monastero del Bene comune e la comunità degli Stimmatini ha conferito, nel 2018, la laurea honoris causa in utopia a Domenico Lucano. Titolo che vuole omaggiare uomini e donne che ancora oggi, in un Europa e in un Italia restìa all’accoglienza, lottano per un cambiamento, per la pace, la giustizia e la rivendicazione dei diritti umani.

VI – Emarginazione alla Salvinidi Filippo Miraglia.

Il ministro Salvini, portavoce di una corrente fortemente xenofoba e razzista, ha scelto di favorire le grandi strutture dedite all’accoglienza dei migranti, privilegiando quindi un servizio che non presta la dovuta attenzione alle persone accolte. Questo può avere gravi ripercussioni a livello sociale.

 

Dossier Banning Poverty 2018 – Per una nuova politica della vitaa cura di Riccardo Petrella.

Partendo dalla Carta degli Abitanti della Terra, vogliamo costruire un nuovo sistema, un nuovo modo di vivere insieme in solidarietà e pace, per promuovere i valori della giustizia sociale e dell’uguaglianza. Per poter costruire un futuro diverso da quello che ci aspetta, contaminato dal paradigma capitalista dei nostri giorni.

 

Le rubriche di “Solidarietà Internazionale”.

 

Giorni e Notti, a cura di Gianni Caligaris.

Avrà mai fine la retorica della “Grande Guerra”?, di Giorgio Beretta.

Invece di nascondere sotto il tappeto gli orrori e le colpe commessi durante la 1° Guerra Mondiale, bisogna affrontarli sotto la luce della riflessione e della ragione. Solo in questo modo eviteremo che la storia si ripeti.

L’Europa in classe, di Roberto Musacchio.

Un’ esperienza vissuta in una classe elementare, dove i bambini “giocano” a fare l’Europa. Un’Europa colorata, unita, e accogliente..

Warning!, di Giancarla Codrignani.

Le donne devono riconquistare il loro ruolo nello scenario politico sia italiano che europeo. Sono tante le esigenze e le problematiche da affrontare su entrambi i fronti. L’Europa ha bisogno di nuove donne di qualità.

Le giovani voci di Gaza, di Luisa Morgantini.

In un territorio segnato dalla guerra e dalla povertà come quello di Gaza, i giovani gazawi, assetati di cambiamento, tentano di emergere a livello internazionale per poter raccontare la dura realtà di quei luoghi, affrontando ogni giorno la morte.

La Chiesa, una crisi di sistema?, di Brunetto Salvarani.

Il caso del dossier reso pubblico dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha lasciato una macchia indelebile sulle “vesti” della Chiesa Cattolica, per l’ennesimo episodio di pedofilia. La “Lettera al popolo di Dio”, scritta da papa Francesco in questa occasione, è un appello profetico alla conversione, un appello che rappresenta la sfida della chiesa cattolica oggi.

Il volontariato: basta stare alla finestra, di Guido Barbera.

Mettersi in gioco e sporcarsi le mani per il bene comune e i diritti di ogni essere umano non è e non può essere una vergogna.

 

IN EVIDENZA. Questa finanziaria non ci piace, di Silvia Stilli.

L’Italia, un paese sempre più intollerante nei confronti dello straniero. Oltre a chiudere i porti ed impedire gli sbarchi dei profughi, il governo sta tagliando i fondi destinati all’accoglienza e alla cooperazione internazionale. Una mossa che colpisce direttamente tutte le Ong e non solo, impegnate nel campo dell’emergenza e dell’assistenza. Il Terzo Settore deve sopravvivere a questa sfida.

 

Giro di Radar.

Chi si difende ha sempre ragione, di Giorgio Beretta.

Si passa dal “diritto di legittima difesa” al “diritto di difesa” con le armi. La situazione attuale non giustifica l’assunzione di misure che potrebbero invece avere conseguenze devastanti sulla sicurezza comune.

Dove il turismo cancella la miseria, di Niccolò Rinaldi.

In un Africa, sempre disegnata come luogo abituato alla povertà, alla guerra, e alla miseria, si può parlare di un angolo remoto di paradiso. Grazie al turismo locale, le isole dell’Arcipelago delle Seychelles sono riuscite a vincere la miseria, cercando sempre di tutelare la loro natura incontaminata.

Si comincia dal carbone, di Luca Manes.

Generali ha introdotto un piano operativo che punta a ridurre con coraggio la sua esposizione verso il più inquinante tra i combustibili fossili: il carbone. È il primo player finanziario italiano ad aver preso una decisione del genere, in campo ambientale.

Tra i rifiuti di Manilatesto e foto di Erberto Zani.

A ridosso dell’immensa discarica nel barangay di Payatas (Manila , Filippine), ogni giorno vengono scaricate 1200 tonnellate di rifiuti, provenienti da tutte le aree della megalopoli. È così diventata un polo di attrazione per migliaia di senza tetto, i quali per sopravvivere guadagnano qualcosa attraverso la raccolta differenziata.

Per le strade del Pelourinho di Giulia Cerqueti.

I bloco-afro attraverso la musica combattono razzismo, stereotipi e pregiudizi sulle minoranze etniche, lottando contro la povertà, l’emarginazione e la delinquenza diffuse tra i giovani e i bambini afrobrasiliani di Salvador.

Cambiamento di civilizzazione, di Cristiano Morsolin.

In occasione del seminario “Critica al paradigma tecnocratico e il suo superamento secondo l’enciclica Laudato Si’”, tenutosi a Bogotá, si viene a creare un dibattito intorno alle devastanti conseguenze provocate dal modello di sviluppo capitalistico nel mondo.

http://cipsi.it/solidarieta-internazionale-uscito-il-numero-doppio-6-2018-e-1-2019/

Colombia: Forst (Onu), “proteggere coloro che difendono i diritti umani”. Nota di Morsolin su SIR-Vaticano

antimafia andina

Colombia: Forst (Onu), “proteggere coloro che difendono i diritti umani”

Ha lasciato da pochi giorni la Colombia il relatore speciale delle Nazioni Unite per la Protezione dei difensori dei diritti umani, Michel Forst. “Settant’anni fa – ha detto – il mondo riconobbe un insieme di diritti universali, indivisibili, inalienabili. Oggi, i diritti umani sono sotto attacco in tutto il mondo.

Oggi più che mai dobbiamo proteggere coloro che difendono i diritti umani”. Forst, arrivato nel Paese in seguito all’uccisione di centinaia di leader sociali e difensori di diritti umani nel Paese, dopo la fine del conflitto con le Farc, è ripartito indicando una lunga lista di cose da compiere e attenzioni da avere, rivolgendosi sia alle stesse reti e organizzazioni di diritti umani, sia al Governo, sia alle altre istituzioni colombiane. In particolare, alle organizzazioni viene chiesto di coscientizzare la popolazione sull’importanza di rispettare i diritti e di creare delle reti a tutti i livelli. Al Governo, tra le altre cose, di garantire la sicurezza di chi opera per il rispetto dei diritti umani e di investire economicamente in progetti di sviluppo territoriale. In Colombia la recente cerimonia di apertura della Commissione per la Verità è stata caratterizzata dall’assenza del presidente della Repubblica Duque e della vicepresidente, Ramírez. Il presidente della Commissione, il gesuita Francisco De Roux, ha detto tra l’altro: “Abbiamo permesso più di 2mila massacri collettivi, che più di 17mila bambini e bambine fossero mandati a combattere, i ‘falsi positivi’, più di 30mila sequestri. Com’è possibile che il Paese non abbia reagito, non abbia sentito che questa cosa lo riguardava?”.

Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina, commenta al Sir: “Condivido l’allarme lanciato dal relatore speciale Onu, in Colombia i difensori dei diritti umani stanno operando in un contesto di grande insicurezza. Sia il relatore Onu che il presidente della Commissione per la Verità esprimono preoccupazione sui molteplici rischi che corre democrazia colombiana dopo 50 anni di conflitto armato, mentre si afferma un sistema neoliberale dove ‘l’economia dello scarto uccide’, come direbbe Papa Francesco”.

https://www.agensir.it/quotidiano/2018/12/13/colombia-forst-onu-proteggere-coloro-che-difendono-i-diritti-umani/?fbclid=IwAR1gDVNbKPnryEcjijEO75gjejDqQ-_

El Salvador: omaggio dell’Università Uca per gli ottant’anni del teologo Sobrino, nota di Morsolin su SIR-Vaticano

John SObrino Bettazzi y luca_patto catacombe nov 2015

El Salvador: omaggio dell’Università Uca per gli ottant’anni del teologo Sobrino

L’Università gesuita Centroamericana José Simeón Cañas (Uca) di San Salvador ha celebrato con un incontro di memoria e omaggio svoltosi lunedì scorso gli ottant’anni del teologo gesuita Jon Sobrino, uno dei maggiori teologi latinoamericani e vicino ai tanti martiri del Salvador, a partire da mons. Romero e dai compagni gesuiti della Uca.

Commenta Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina: “Jon Sobrino, filosofo e teologo di origine spagnola, vive in El Salvador dal 1957 dove insegna all’Università Centramericana. Ha conosciuto personalmente Oscar Romero, ed è sopravvissuto al massacro dei gesuiti della Uca, nel novembre 1989, perché era in viaggio in Thailandia”. In italiano è stato tradotto il suo libro “Romero, martire di Cristo e degli oppressi”, Emi, Bologna 2015.

“Romero è stato un profeta ineguagliabile – scrive Sobrino – in lui la Parola di Dio fluiva come acqua trasparente e smascherava i cuori come spada affilata, denunciava con rigore gli oppressori e difendeva teneramente gli oppressi”. Nel breve incontro dello scorso 15 ottobre, in occasione della canonizzazione di Oscar Romero. Papa Francesco gli ha chiesto di “continuare a scrivere sulla teologia dei poveri”.

“Padre Sobrino – conclude Morsolin – propone una visione di teologia povera, fatta dai poveri anche dal punto di vista dottrinale. Una teologia diversa dalle aule universitarie, fatta in dialogo con contadini, operai e impiegate domestiche, con situazioni di miseria e povertà senza una particolare conoscenza dottrinale”.

FOTO: PADRE SOBRINO INCONTRA VESCOVO BETTAZZI E P. LUCA PANDOLFI A ROMA

https://www.agensir.it/quotidiano/2018/12/7/el-salvador-omaggio-delluniversita-uca-per-gli-ottantanni-del-teologo-sobrino/?fbclid=IwAR0JrvdiWXLRWi73LxHw8eUyrbNhp7v_lRdwIvR3JKvvfVtKor4oKED9s3Y

Argentina: Liwski (esperto infanzia), “in povertà un minore su due, anche per i provvedimenti economici”. Commento di Morsolin su SIR-Vaticano

papa e morsolin ott 2017

Argentina: Liwski (esperto infanzia), “in povertà un minore su due, anche per i provvedimenti economici”

Secondo l’Unicef il 48,2% dei minori argentini sono in situazione di povertà o povertà estrema, e a questo si deve aggiungere l’aumento dell’insicurezza alimentare. Lo dice al Sir Norberto Liwski, tra i massimi esperti di politiche per l’infanzia e l’adolescenza, medico argentino, già vicepresidente del Comitato di Ginevra delle Nazioni Unite per i Diritti dell’infanzia, attuale presidente della sezione argentina dell’organizzazione Defensa de niños internacional (Dni). Liwski ha recentemente incontrato Papa Francesco con la presidenza del Bice – Buro católico internacional para la infancia di Parigi. “All’aumento della povertà infantile si risponde con maggiore repressione. Nessuno può pensare che la gravità di una situazione che coinvolge la metà della nostra infanzia sia isolata rispetto a provvedimenti economici che gravano sulle spalle delle famiglie più povere e spogliano dei diritti fondamentali i bambini che ne fanno parte. Questo modello economico definisce concettualmente come ‘scartabile’ questa frangia di popolazione. Questa realtà è ben espressa dalla Governatrice della provincia di Buenos Aires, che ha dichiarato che i bambini poveri non possono arrivare all’università”.

In quest’ottica, secondo il medico, va vista anche la campagna per abbassare l’età dell’imputabilità dei reati a 15 anni, provvedimento che secondo Liwski andrebbe a violare la Convenzione sui diritti del minore (articolo 40): “Mentre queste intenzioni stanno mobilitando vari settori della società civile – le Chiese, i partiti politici democratici, i sindacati, il mondo accademico – per condannare l’iniziativa, contemporaneamente chiediamo il rispetto delle norme internazionali”.

Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina commenta al Sir: “Conosco bene Liwski, abbiamo condiviso alcune esperienze. Le sue forti affermazioni trovano riscontro in vati rapporti dell’Osservatorio sul disagio sociale istituito dall’Università Cattolica Argentina”.

https://agensir.it/quotidiano/2019/2/28/argentina-liwski-esperto-infanzia-in-poverta-un-minore-su-due-anche-per-i-provvedimenti-economici/

28 febbraio 2019 @ 11:46