Quello strano silenzio dell’Onu intorno alla morte di Mario Paciolla
La testimonianza esclusiva di Claudia Julieta Duque, giornalista colombiana vittima di spionaggio e persecuzione da parte dei servizi segreti del DAS e amica del volontario delle Peace Brigades International
Laureato in Scienze politiche, ex studente del liceo scientifico «Elio Vittorini» di Napoli, Mario Paciolla era già da molti anni lontano dall’Italia. India, Giordania, Argentina. Poi collaboratore delle Nazioni Unite nel dipartimento colombiano di Caquetà da oramai due anni. Seguiva gli accordi di pace – in realtà trattative ad altissima tensione – tra il governo colombiano e le Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia.
Originario di Napoli, Paciolla è morto nella mattinata di mercoledì 15 luglio, a San Vicente de Caguán, Caquetá.
Paciolla è stato volontario delle Peace Brigades International in Colombia fra il marzo 2016 e l’agosto 2018, e in seguito si è impegnato come volontario nella seconda Missione di Verifica delle Nazioni Unite nel dipartimento di Caquetá. In PBI, è stato membro dell’equipe di Bogotá, che ha poi coordinato per un periodo.
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