«Valdagno Città del Mondo». Cronaca del dibattito in preparazione di Arena di Pace con Papa Francesco.

Valdagno Città del Mondo. Cronaca del dibattito in preparazione di Arena di Pace con Papa Francesco

Sala Marzottini di Valdagno  -Lunedì 29 aprile 2024 – ore 20,30

Introduzione

Arena di Papa con Papa Francesco

Ponte tra il documento del dicembre 1985 del nascente movimento ecclesiale “Beati Costruttori di pace”, cofondato da don Gianantonio Allegri e Arena di Pace con Papa Francesco – 18 maggio 2024 a Verona

Collegamento al 25 aprile, festa di liberazione dal regime nazi-fascista: 400 valdagnesi alla scuola media di Novale

Cecilia e Ginevra, studentesse dei Licei Trissino e Boccioni  hanno presentato e letto una poesia di Giovanni Raboni.

La “Canzone dei rischi che si corrono” è stata composta tra il 2002 nel 2004 e oggi, a vent’anni di distanza, i versi di Raboni ci sono apparsi quanto mai attuali. Quella che chiamiamo democrazia potrà essere anche “un’essenza incerta, dubitabile”, ma nel concreto, ora come allora, sta correndo dei seri rischi. Per questo tutti, ma forse più di tutti noi giovani dobbiamo imparare a Resistere a non lasciarci ingannare dall’alluvione di falsità, dall’astuzia fatta oggetto di culto, dalla prepotenza fatta valore. Dobbiamo essere consapevoli che “in gioco c’è la storia che ci resta” ed è la nostra storia, siamo noi che la scriviamo giorno dopo giorno con il nostro lavoro fatto con passione.

Saluto di  Giancarlo Acerbi, sindaco di  Valdagno.

INTRODUZIONE del Vescovo Pierantonio Pavanello

Viene ordinato presbitero il 16.05.1982, incardinandosi nella Diocesi di Vicenza.
Dal 1982 al 1989 esercita il ministero presbiterale come vicario parrocchiale a S. Clemente in Valdagno.
Nell’ottobre del 1989 viene inviato a Roma, per proseguire gli studi in Diritto Canonico presso la Pontifica Università Gregoriana, dove consegue il dottorato nel 1993.

Dal 2004 al 2015 è stato docente presso la Facoltà di Diritto Canonico S. Pio X di Venezia (http://fdc.marcianum.it/).
Dal 1994 al 2005 è stato segretario del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale Diocesano di Vicenza e membro di varie commissioni diocesane. Nel 2004 è nominato Cancelliere della Diocesi di Vicenza e nel 2005 Direttore della Casa del Clero.
Il 27 ottobre 2015, Benedetto XVI lo ha nominato Vescovo di Rovigo.

Durante l’incontro di Papa Francesco a Venezia con gli artisti di domenica 28 aprile scorso, Papa Francesco parla di ““città rifugio”, un’entità che disobbedisce al regime di violenza e discriminazione per creare forme di appartenenza umana capaci di riconoscere, includere, proteggere, abbracciare tutti. Tutti, a cominciare dagli ultimi. Le città rifugio sono un’istituzione biblica, menzionata già nel codice deuteronomico (cfr Dt 4,41), destinata a prevenire lo spargimento di sangue innocente e a moderare il cieco desiderio di vendetta, per garantire la tutela dei diritti umani e cercare forme di riconciliazione. Sarebbe importante se le varie pratiche artistiche potessero costituirsi ovunque come una sorta di rete di città rifugio, collaborando per liberare il mondo da antinomie insensate e ormai svuotate, ma che cercano di prendere il sopravvento nel razzismo, nella xenofobia, nella disuguaglianza, nello squilibrio ecologico e dell’aporofobia, questo terribile neologismo che significa “fobia dei poveri”. Dietro a queste antinomie c’è sempre il rifiuto dell’altro. C’è l’egoismo che ci fa funzionare come isole solitarie invece che come arcipelaghi collaborativi. Vi imploro, amici artisti, immaginate città che ancora non esistono sulla carta geografica: città in cui nessun essere umano è considerato un estraneo. È per questo che quando diciamo “stranieri ovunque”, stiamo proponendo “fratelli ovunque”, conclude Papa Francesco.

Intervento del Vescovo Pierantonio Pavanello: Un ricordo di don Gianantonio Allegri, sequestrato da Boko Haram in Cameroun nel 2014.

INTRODUZIONE del Diacono Beppino

«Il diacono è il prete della strada». E di strada Giuseppe Creazza ne ha percorsa parecchia – anche in senso letterale – nei suoi 85 anni di vita. A cominciare da quella che da Vicenza, dov’è nato, e dove ha cominciato a frequentare l’Istituto San Gaetano, dapprima come studente, poi come insegnante ed educatore, lo ha portato a Crotone, in Calabria – prima esperienza missionaria della Congregazione – a servizio dei giovani di un quartiere emarginato. E lì, a 31 anni, è stato ordinato diacono il 19 marzo 1969 dall’allora vescovo Pietro Raimondi. Il Concilio Vaticano II aveva ripristinato il diaconato permanente, e don Ottorino Zanon, fondatore della Pia Società San Gaetano di Vicenza, e grande sostenitore di questo ministero, si muove subito per portare a compimento la realizzazione delle ordinazioni diaconali di quelli che chiamava i suoi “assistenti”, ma che in realtà aveva già preparato per essere diaconi. Ed è così che Giuseppe Creazza diventa l’ottavo diacono della Chiesa italiana, preceduto da altri sette ordinati a Vicenza il 22 gennaio dal vescovo Carlo Zinato. «A determinare la mia vocazione alla vita religiosa e al diaconato – che per me è una vocazione rivoluzionaria – sono state la vita e la figura del nostro fondatore, un profeta. Era un prete felice, semplice, vicino alla gente, ai poveri. Non era un teologo, tutti lo capivano, parlava con la lingua del quotidiano». Ma la strada più lunga è quella che a 48 anni ha condotto Creazza in Guatemala – «l’ho considerato uno scherzo di Dio, un salto mortale, ma vitale» – dov’è rimasto 32 anni, ancora una volta a servizio dei giovani. «Lì soprattutto ho sperimentato una Chiesa in uscita. Il diacono è colui che porta Gesù “fuori dal tempio”, lo porta negli ambienti di lavoro, nelle famiglie, nei luoghi di aggregazione, là dove l’uomo trascorre la sua vita.

Intervento del Diacono Beppino Creazza: L’amore vince: Crotone, Guatemala e Valdagno.

Cristiano Morsolin: presentazione del libro “Valdagno Città del Mondo. L’impegno per la pace dell’unica company town del Triveneto con governo progressista ininterrotto da 30 anni”, prologo del vescovo Egidio Bisol (Brasile).

A Valdagno non solo pecore, la creatività dei giovani all’ombra del colosso tessile mondiale Marzotto.

Marco Goldoni: La lista civica “Espressione Popolare” (1980-1995) tra novità e cambiamento

Ilaria Sbalchiero: La carovana di pace “Stopthewarnow” in viaggio in Ucraina

Assessore al Sociale e alla gentilezza del Comune di Recoaro, mamma di tre figli,

Infermiera volontaria in una missione della Guinea Bissau tra 2002 e 2005, gia attiva nei gruppi dell’Oratorio di San Quirico. Militante del Partito Democratico, membro della segreteria PD vicentina in rappresentanza delle Donne Democratiche da marzo 2022, allenatrice di pallavolo.

Ci racconta la carovana della pace della rete #Stopthewarnow alla volta di Mykolaïv, per consegnare farmaci e beni di prima necessità alle realtà che si prendono cura delle migliaia di persone costrette a fuggire a causa del conflitto in Ucraina. 

Giovanni Baruffa: l’esperienza dell’associazione “Livello 4” e il teatro come linguaggio per

valorizzare i diritti fondamentali

Percorso Mondovisioni, i documentari di internazionale e Oltre Confine, coordinato da Anna Tessaro

Livello 4 APS, ha deciso di investire sul Teatro Cinema Super. Attraverso sforzi congiunti tra la Parrocchia e l’Amministrazione Comunale, il teatro di Valdagno può diventare finalmente il cuore pulsante della cultura, della formazione e dell’intrattenimento della nostra città.
Ma ci serve il tuo aiuto!

L’unico modo perché tutto questo funzioni è che tutti i cittadini siano parte di questa trasformazione. Noi vogliamo un teatro vivo e sempre pieno.

CONCLUSIONI

Don Matteo Menini, parroco della Parrocchia di Ponte dei Nori, invita tutti all’incontro con tutti i candidati a sindaco di Valdagno, lunedi 6 maggio, ore 20,30 al Teatro Super.

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